Stop Vivisection! Obiettivo raggiunto!
Il 1 Novembre la raccolta firme Stop Vivisection ha chiuso con 1.126.000 firme…(senza conteggiare quelle che mancano ancora a livello cartaceo!!!).
Ben 12 i paesi della UE che hanno superato il limite minimo di firme relative alla quota nazionale (dovevano essere minimo 7). Alcuni paesi chiudono con percentuali molto significative. La parte principale dell’enorme sforzo è stata però compiuta dall’Italia, ben 570.400 firme raccolte. Parecchi i paesi che sono andati molto oltre il limite fissato, la Germania, ad esempio, chiude con il 214% in più, il Belgio con il 178%, la Slovenia: 362%.
Cosa si può trarre da tutto questo? Che i tempi sono cambiati, l’opinione pubblica è sempre più attenta al benessere animale e vuole vederci chiaro. In Italia dobbiamo ringraziare il movimento Fermiamo Green Hill che ha saputo far emergere il grave problema della vivisezione/sperimentazione animale. Poche persone con le quali ho parlato sapevano dell’esistenza in Italia di ditte trafficanti di cani o scimmie per la vivisezione (vedi Green Hill/Harlan…). In tutto il mondo l’Italia è stata d’esempio ed ora anche in altri paesi (vedi ultime notizie Brasile) ci sono proteste e comitati che nascono uno dopo l’altro.
Ma fermiamoci un attimo e riflettiamo su quante siano le tematiche dove l’opinione pubblica potrebbe ottenere grandi cambiamenti: circhi senza animali, delfinari, zoo, caccia…Tutte queste cose simbolo dello sfruttamento animale, in caso di referendum popolari avrebbero grosse difficoltà a continuare…Tutti sappiamo che la maggior parte della nostra società è decisamente contraria, è necessaria quindi una netta presa di posizione delle associazioni animaliste/ambientaliste per far pressione sulla politica che ancora oggi nel 2013 è incapace di prendere decisioni per un cambiamento radicale atto a migliorare la nostra società (Gandhi: “la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”). Cosa ferma tutto ciò? I soliti interessi, i soldi! È ovvio…pensiamo solo alla chiusura dei delfinari (vedi Rimini) e alle seguenti proteste, alla solita frase: perderemo posti di lavoro…E’ chiaro che sono falsi problemi, una vera politica dovrebbe essere in grado di chiudere queste strutture e garantire il ricollocamento del personale in altri impieghi…basta pensare al nostro territorio, ai nostri parchi dove la carenza di personale causa notevoli danni e l’incapacità di poter gestire al meglio il nostro patrimonio naturale e faunistico.
Sono convinto che si può fare tanto ed ognuno di noi può fare la sua parte…come? Non contribuendo in nessun modo allo sfruttamento animale.
Citazioni per riflettere:
Dibattiti sempre più frequenti ed estesi, riguardanti la liceità della caccia, i limiti della vivisezione, la protezione di specie animali diventate sempre più rare, il vegetarianesimo, che cosa rappresentano se non avvisaglie di una possibile estensione del principio di eguaglianza al di là addirittura dei confini del genere umano, un’estensione fondata sulla consapevolezza che gli animali sono eguali a noi uomini, per lo meno nella capacità di soffrire?
Norberto Bobbio, Destra e sinistra, 1994
In qualche cosa siamo certamente superiori agli animali; ma nell’animale non c’è niente che non possa essere anche in noi.
Ludwig Börne, Frammenti e aforismi, 1840
Dicono di avere abolito i sacrifici animali! Soltanto il rito hanno abolito: li sterminano ininterrottamente, illimitatamente, senza bisogno: il sacerdote si è fatto industria.
Guido Ceronetti, Il silenzio del corpo, 1979
Che cosa resterebbe delle nostre tragedie se una bestiola letterata ci presentasse le sue?
Emil Cioran, Sillogismi dell’amarezza, 1952
Siamo circondati da un’impresa di degradazione, crudeltà e sterminio che può rivaleggiare con ciò di cui è stato capace il Terzo Reich, anzi, può farlo apparire poca cosa al confronto, poiché la nostra è un’impresa senza fine, capace di autorigenerazione, pronta a mettere incessantemente al mondo conigli, topi, polli e bestiame con il solo obiettivo di ammazzarli.
John Maxwell Coetzee, La vita degli animali, 1999
Per prima cosa fu necessario civilizzare l’uomo in rapporto all’uomo. Ora è necessario civilizzare l’uomo in rapporto alla natura e agli animali.
Victor Hugo (Fonte sconosciuta)