Facciamo chiarezza sulla Nutria..
Chi è la Nutria? La nutria è originaria del Sud America ed è molto diffusa in Brasile, Argentina, Perù; il suo vero nome è coypu ma è anche comunemente detta castorino. Appartiene alla famiglia deli roditori. Da adulta, negli esemplari di sesso maschile, può raggiungere i 60 cm di lunghezza per 10 kg di peso. Ha una dentatura particolare che la rende facilmente riconoscibile grazie a due grossi denti. E’ un animale semiacquatico, prevalentemente vegetariano, crepuscolare ma abituato a vivere anche nelle ore diurne per procacciarsi il cibo. Ha udito e olfatto eccellenti ma vista piuttosto debole, per questo è un animale timoroso e diffidente. Ha un’indole docile, per nulla aggressiva, tanto che in Sud America è considerata anche un animale da compagnia. Nel proprio habitat la nutria non crea fastidio a nessun’altra specie; convive pacificamente con gli altri animali.
Ma come è giunta la nutria dal Sud America fino all’Europa e quindi in Italia? Negli anni 20 del XX sec. la nutria fu importata nei nostri territori per la produzione di pellicce ma nel corso degli anni la richiesta diminuì fortemente e questo causò il fallimento delle aziende coinvolte in questo commercio e la liberazione di questi animali nei terreni circostanti gli allevamenti; molte nutrie sono sopravvissute a questi eventi e hanno colonizzato i nostri territori la dove l’ambiente naturale ha permesso loro di vivere senza troppe difficoltà.
Qual’ è lo status giuridico nel nostro paese? La nutria appartiene alla fauna selvatica italiana in quanto specie naturalizzata e quindi è tutelata dalla legge 157/92 che disciplina anche il suo controllo numerico nel caso in cui le colonie diventassero troppo numerose; i metodi per il controllo devono essere prima di tutto ecologici e non cruenti.
La nutria porta malattie trasmissibili all’uomo? No, la nutria non è un pericolo sanitario, come dimostrato da approfondite analisi degli istituti zooprofilattici. Gli stessi hanno evidenziato una bassissima positività a forme di Leptospire, del tutto paragonabili a quelli degli altri animali selvatici presenti nei nostri territori.
La nutria attacca l’uomo? No, non esistono casi di morsi o attacchi documentati. Se l’uomo infastidisce una nutria, ovviamente quest’ultima può avere reazioni di ribellione come qualsiasi altro animale.
La nutria si riproduce a dismisura? No, le nutrie si riproducono 2 volta all’ anno partorendo dai 4 ai 6 cuccioli per volta. La mortalità infantile è alta. In genere le nutrie si autoregolano in base alle risorse ambientali di cui dispongono e tendono all’equilibrio ecologico in base alla capacità portante del territorio in cui vivono, il che significa che gli spazi sono limitati o le risorse scarse, il numero delle nutrie sarà stabile e ci sarà un normale cambio generazionale fra cuccioli e esemplari anziani.
La nutria causa danni all’agricoltura? Non necessariamente perché la sua alimentazione è costituita da piante acquatiche e da vegetazione spontanea. Se si alimenta di culture è solo per scarsità di cibo o per compromissione dell’habitat. In ogni caso tenderà a mangiare solo le piantine più vicine ai corsi d’acqua.
La nutria è un incrocio fra un castoro e un ratto o una pantegana? No, la nutria è un castoro sudamericano e non ha alcuna parentela con i ratti, i topi e le pantegane. Non è un frutto di incroci ed esiste da 30 milioni di anni.
Le tane delle nutrie sono profonde e possono causare danni? No, mediamente le tane delle nutrie non sono mai più lunghe di 2/3 metri e non sempre le nutrie scavano gli argini.; molto spesso questi animali sono stati additati come l’unica causa di cedimento del terreno e di conseguente allagamento quando, in realtà, la vera causa degli allagamenti va ricercata nella scarsa manutenzione di fossi e scoline private nelle campagne, nell’edilizia selvaggia, nell’abbattimento degli alberi per costruire e cementificare anche dove non dovrebbe essere permesso.
Come si può contenere il numero delle nutrie? Esistono vari metodi di contenimento ecologico e non cruento come la dissuasione acustica, meccanica, l’ingegneria ambientale e la sterilizzazione. Se le nutrie vengono uccise in gran numero, si riprodurranno più frequentemente per ristabilire la loro popolazione rispondendo alle semplici leggi di sopravvivenza della specie.
Ricordo agli agricoltori e a chiunque maltratti o uccida una nutria che s’incorre nella violazione dell’articolo 544 del codice penale, che comporta l’arresto fino a 2 anni. Eventuali segnalazioni possono essere inoltrate alla Polizia Provinciale o al corpo forestale dello stato.
Riccardo.